Un avvenimento sul piccolo schermo, una serata eccezionale che ci guiderà all'interno del Museo Egizio torinese, il più prestigioso al di fuori dell’Egitto. Un museo che è stato radicalmente rinnovato, ampliato e che ritorna a nuova vita.
A guidere la serata sarà Alberto Angela che affiancherà gli spettatori in una visita spettacolare. E’ notte, le sale sono libere da vacanzieri e da curiosi; i capolavori dell’antico Egitto emergono uno in seguito all’altro e ci si abbandona per ammirarli in tutta la loro bellezza. Il presentatore sarà l’occhio e la guida degli spettatori. Potremo così soffermarci nella Galleria dei Re, di fronte alle imponenti statue dei Faraoni che infondono timore e rispetto. Potremo assistere nel dettaglio a tutte le cose che erano dentro la tomba — una delle poche intatte — dell’architetto Kha e della sua sposa Merit: saremo così capaci di immaginare quella che era la vita giornaliera degli Egizi, dal momento che il decesso, in base alla loro credenza, era soltanto una transizione verso un’altra dimensione e quindi era necessario portarsi con sè nella tomba tutto ciò che sarebbe potuto essere necessario nell’oltretomba.
Con Christian Greco, direttore del Museo e un team di curatori e restauratori al lavoro anche durante la notte osserveremo, in un laboratorio che ricorda quelli degli inquirenti scientifici, particolari inusuali, come le parrucche, le vesti plissettate; mostreremo allo spettatore di Rai Uno oggetti che rivedeno la luce in seguito a migliaia di anni, come sandali infradito, il trucco per la faccia e per gli occhi, e innanzitutto gioielli e amuleti di spettacolare fattura.
Potremo varcare i misteri dei geroglifici, leggere papiri che hanno appassionato Jean Francois Champollion, di cui scopriremo l’ombra nel museo e seguiremo le impressioni sulle collezioni torinesi. Assieme a Champollion, e per merito della collaborazione del Direttore e degli Allievi del teatro Stabile di Torino, ritroveremo l’archeologo Schiaparelli, la regina Nefertari, e una giovane acrobata che farà rivivere il salto di una danzatrice mitizzata su un piccolo ostrakon, uno dei reperti più importanti del Museo Egizio, da un'artista anonimo.
Chi pensa all'Egitto, pensa alle mummie, e a Torino ce ne sono alcune realmente singolari. Tra le altre vedremo quelle di 3 sorelle di cui sappiamo anche i nomi, e quella di uno sconosciuto con i tratti del volto dipinti che lo fa sembrare un pupazzo tragico . Riscopriremo anhe per merito di un’investigazione endoscopica che molte delle mummie arrivate al nuseo sono falsi d’epoca. E di sicuro cercheremo di capire er mezzo di quali metodi e per quali ragioni si cercava di evitare la decomposizione dei cadaveri.
In questo viaggio Alberto Angela avrà compagnia. Sarà affiancato da personaggi che daranno lustro al nome del nostro Paese nel mondo. Il navigatore Giovanni Soldini che ci racconterà delle navi degli Egizi; il matematico Piergiorgio Odifreddi ci narrerà dei natali della matematica, della geometria e delle tante leggende sulle maledizioni dei faraoni; la costumista premio Oscar Gabriella Pescucci che ci mostrerà le molte dell’abbigliamento; la storica Eva Cantarella ci illustrerà l'amore e il sesso nell’antico Egitto; Umberto Veronesi narrerà l'intento degli Egizi di conservare la vita al punto dall’eternità con la medicina prima e con l’imbalsamazione in seguito.
Accompagneranno la serata le note dall’Aida di Giuseppe Verdi , in parte riadattate da un quintetto di giovani musicisti, risuoneranno nei cinema del museo rìsvegliando ambienti e suoni antichi, facendo l'imitazione dell’opera lirica nelle sue ambientazioni egiziane. Affioreranno il violoncello, il flauto, l’oboe, il violino e l’arpa a rimarcare le emozioni su menzionate da questa lunga notte al museo. Nell’aria d'altro canto risuonerà l’Egitto con le sue sonorità senza tempo.