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Leonardo, San Girolamo Iconologie quotidiane Leonardo, San Girolamo - Il San Gerolamo è una delle opere più enigmatiche di Leonardo. Non è terminato e non si sa nulla sua destinazione e sul suo committente. La prima citazione d - ell'opera appare, agli inizi dell'Ottocento, nel testamento di una pittrice svizzera. Poi se ne perdono le tracce, finché viene ritrovato e acquistato dal Cardinal Joseph Fesch, zio di Napoleone. La tradizione vuole che il cardinale ritrovi il quadro diviso in due parti: quella inferiore nella bottega di un rigattiere romano, la sezione con la testa in quella di un calzolaio. Alla sua morte, il quadro passa per diverse mani, finché non viene acquistato da Pio IX per la Pinacoteca Vaticana. - di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
08:45
Ch: 54
Giovedì 20/06/2024
(5m)
Leonardo, San Girolamo Iconologie quotidiane Leonardo, San Girolamo - Il San Gerolamo è una delle opere più enigmatiche di Leonardo. Non è terminato e non si sa nulla sua destinazione e sul suo committente. La prima citazione d - ell'opera appare, agli inizi dell'Ottocento, nel testamento di una pittrice svizzera. Poi se ne perdono le tracce, finché viene ritrovato e acquistato dal Cardinal Joseph Fesch, zio di Napoleone. La tradizione vuole che il cardinale ritrovi il quadro diviso in due parti: quella inferiore nella bottega di un rigattiere romano, la sezione con la testa in quella di un calzolaio. Alla sua morte, il quadro passa per diverse mani, finché non viene acquistato da Pio IX per la Pinacoteca Vaticana. - di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
20:05
Ch: 54
Giovedì 20/06/2024
(5m)
Leonardo, San Girolamo Iconologie quotidiane Leonardo, San Girolamo - Il San Gerolamo è una delle opere più enigmatiche di Leonardo. Non è terminato e non si sa nulla sua destinazione e sul suo committente. La prima citazione d - ell'opera appare, agli inizi dell'Ottocento, nel testamento di una pittrice svizzera. Poi se ne perdono le tracce, finché viene ritrovato e acquistato dal Cardinal Joseph Fesch, zio di Napoleone. La tradizione vuole che il cardinale ritrovi il quadro diviso in due parti: quella inferiore nella bottega di un rigattiere romano, la sezione con la testa in quella di un calzolaio. Alla sua morte, il quadro passa per diverse mani, finché non viene acquistato da Pio IX per la Pinacoteca Vaticana. - di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
00:30
Ch: 54
Venerdì 21/06/2024
(5m)
Andrea Sacchi, salone affrescato, Palazzo di Ripetta del Cardinal Del Monte Iconologie quotidiane Andrea Sacchi, salone affrescato, Palazzo di Ripetta del Cardinal Del Monte - Gli affreschi dipinti da Andrea Sacchi, uno dei maggiori pittori del '600 romano, per la loggia del Pala - zzo di Ripetta del Cardinale Francesco Maria del Monte, sono stati per lungo tempo considerati perduti. Ma, nel 2011, grazie ad un restauro, sono stati ritrovati in un appartamento privato, situato all'interno del Palazzo San Martino Valperga, la cui costruzione aveva assorbito alcuni resti del precedente palazzo cardinalizio. La conferma che si trattava proprio della loggia del cardinale Francesco Maria Del Monte è arrivata grazie al ritrovamento dell'acronimo Asr e della data 1620, incisi nella parte bassa di uno degli affreschi. - di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
08:50
Ch: 54
Venerdì 21/06/2024
(5m)
Andrea Sacchi, salone affrescato, Palazzo di Ripetta del Cardinal Del Monte Iconologie quotidiane Andrea Sacchi, salone affrescato, Palazzo di Ripetta del Cardinal Del Monte - Gli affreschi dipinti da Andrea Sacchi, uno dei maggiori pittori del '600 romano, per la loggia del Pala - zzo di Ripetta del Cardinale Francesco Maria del Monte, sono stati per lungo tempo considerati perduti. Ma, nel 2011, grazie ad un restauro, sono stati ritrovati in un appartamento privato, situato all'interno del Palazzo San Martino Valperga, la cui costruzione aveva assorbito alcuni resti del precedente palazzo cardinalizio. La conferma che si trattava proprio della loggia del cardinale Francesco Maria Del Monte è arrivata grazie al ritrovamento dell'acronimo Asr e della data 1620, incisi nella parte bassa di uno degli affreschi. - di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
20:05
Ch: 54
Venerdì 21/06/2024
(5m)
Andrea Sacchi, salone affrescato, Palazzo di Ripetta del Cardinal Del Monte Iconologie quotidiane Andrea Sacchi, salone affrescato, Palazzo di Ripetta del Cardinal Del Monte - Gli affreschi dipinti da Andrea Sacchi, uno dei maggiori pittori del '600 romano, per la loggia del Pala - zzo di Ripetta del Cardinale Francesco Maria del Monte, sono stati per lungo tempo considerati perduti. Ma, nel 2011, grazie ad un restauro, sono stati ritrovati in un appartamento privato, situato all'interno del Palazzo San Martino Valperga, la cui costruzione aveva assorbito alcuni resti del precedente palazzo cardinalizio. La conferma che si trattava proprio della loggia del cardinale Francesco Maria Del Monte è arrivata grazie al ritrovamento dell'acronimo Asr e della data 1620, incisi nella parte bassa di uno degli affreschi. - di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
00:25
Ch: 54
Sabato 22/06/2024
(5m)
Giuseppe Pellizza (da Volpedo), il sole nascente Iconologie quotidiane Giuseppe Pellizza (da Volpedo), il sole nascente - Il Sole nascente è un dipinto divisionista di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Un paesaggio campestre è immerso nella luce dell'alba e - offuscato dal bagliore del sole che sorge. Sul profilo dell'altura si colgono le sagome di piccole abitazioni. Come altre opere del pittore, anche questo paesaggio ha un'interpretazione simbolista reso evidente dall'intensa atmosfera creata dai raggi del sole nascente. La presenza del sole è importante anche in altre opere di Pellizza da Volpedo. Nel suo dipinto più famoso, Il Quarto stato, la massa di lavoratori raffigurata procede verso un sole che li illumina. - di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
09:05
Ch: 54
Sabato 22/06/2024
(5m)
Giuseppe Pellizza (da Volpedo), il sole nascente Iconologie quotidiane Giuseppe Pellizza (da Volpedo), il sole nascente - Il Sole nascente è un dipinto divisionista di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Un paesaggio campestre è immerso nella luce dell'alba e - offuscato dal bagliore del sole che sorge. Sul profilo dell'altura si colgono le sagome di piccole abitazioni. Come altre opere del pittore, anche questo paesaggio ha un'interpretazione simbolista reso evidente dall'intensa atmosfera creata dai raggi del sole nascente. La presenza del sole è importante anche in altre opere di Pellizza da Volpedo. Nel suo dipinto più famoso, Il Quarto stato, la massa di lavoratori raffigurata procede verso un sole che li illumina. - di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
19:55
Ch: 54
Sabato 22/06/2024
(5m)
Giuseppe Pellizza (da Volpedo), il sole nascente Iconologie quotidiane Giuseppe Pellizza (da Volpedo), il sole nascente - Il Sole nascente è un dipinto divisionista di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Un paesaggio campestre è immerso nella luce dell'alba e - offuscato dal bagliore del sole che sorge. Sul profilo dell'altura si colgono le sagome di piccole abitazioni. Come altre opere del pittore, anche questo paesaggio ha un'interpretazione simbolista reso evidente dall'intensa atmosfera creata dai raggi del sole nascente. La presenza del sole è importante anche in altre opere di Pellizza da Volpedo. Nel suo dipinto più famoso, Il Quarto stato, la massa di lavoratori raffigurata procede verso un sole che li illumina. - di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
02:00
Ch: 54
Domenica 23/06/2024
(5m)
Episodio: 7. Stagione: 2024. Iperrealismo americano, le origini A metà degli anni 60 Chuck Close sperimenta un nuovo approccio verso il ritratto, dove l'astrazione si combina con il realismo. Dopo aver posto una griglia sopra fotografie in bianco e nero, l'artista vi dipinge l'immagine in scala ingrandita. Il primo di questi dipinti, Grande autoritratto, è alto più di due metri e mezzo e mostra la testa e le spalle dell'artista, che ci guarda dall'alto, i capelli arruffati e una sigaretta sulle labbra. E' un'immagine intrigante ma anche inquietante. La teoria di Close è che ogni volto è un universo, pieno di mistero come il cosmo.
09:00
Ch: 54
Domenica 23/06/2024
(5m)
Iperrealismo statunitense coast to coast (west coast e est coast) West Coast Iconologie quotidiane Iperrealismo statunitense coast to coast (west coast e est coast) West Coast Prima TV per Rai - L'iperrealismo è una corrente artistica che si afferma in America negli anni '60-'70 e - persegue un ritorno alla raffigurazione della realtà nei suoi dettagli più meticolosi. L'obbiettivo è produrre opere d'arte di carattere figurativo capaci di proporsi concorrenziali con la fotografia, sul piano della resa realistica. Questa maniacale ricerca della adesione al dato oggettuale crea però una sospensione irreale e astratta in cui il tempo sembra fermarsi. I più importati esponenti di questa corrente sono Robert Becthel e Richard McLean nella costa est, Robert Cottingham e Don Eddy nella west coast. - di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
19:55
Ch: 54
Domenica 23/06/2024
(5m)
Iperrealismo statunitense coast to coast (west coast e est coast) West Coast Iconologie quotidiane Iperrealismo statunitense coast to coast (west coast e est coast) West Coast Prima TV per Rai - L'iperrealismo è una corrente artistica che si afferma in America negli anni '60-'70 e - persegue un ritorno alla raffigurazione della realtà nei suoi dettagli più meticolosi. L'obbiettivo è produrre opere d'arte di carattere figurativo capaci di proporsi concorrenziali con la fotografia, sul piano della resa realistica. Questa maniacale ricerca della adesione al dato oggettuale crea però una sospensione irreale e astratta in cui il tempo sembra fermarsi. I più importati esponenti di questa corrente sono Robert Becthel e Richard McLean nella costa est, Robert Cottingham e Don Eddy nella west coast. - di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
00:25
Ch: 54
Lunedì 24/06/2024
(5m)
Episodio: 1. Stagione: 2023. Grotte di Lascaux Le grotte di Lascaux sono un complesso di caverne situato nella Francia sudoccidentale. Furono scoperte casualmente da quattro ragazzi nel 1940. Formano uno dei più importanti siti di arte rupestre. Sulle loro pareti sono dipinte numerose figure di animali: cavalli, cervi, bisonti, orsi, uccelli e rinoceronti. Ci sono anche figure umane, e questo fa pensare ai disegni come rappresentazioni di momenti di caccia. Non sono presenti nei dipinti immagini del paesaggio, mentre vi appaiono segni astratti. In tutto le figure dipinte sono circa 6.000 e hanno più di 17.000 anni, risalgono infatti al Paleolitico superiore.
09:00
Ch: 54
Lunedì 24/06/2024
(5m)
Episodio: 1. Stagione: 2023. Grotte di Lascaux Le grotte di Lascaux sono un complesso di caverne situato nella Francia sudoccidentale. Furono scoperte casualmente da quattro ragazzi nel 1940. Formano uno dei più importanti siti di arte rupestre. Sulle loro pareti sono dipinte numerose figure di animali: cavalli, cervi, bisonti, orsi, uccelli e rinoceronti. Ci sono anche figure umane, e questo fa pensare ai disegni come rappresentazioni di momenti di caccia. Non sono presenti nei dipinti immagini del paesaggio, mentre vi appaiono segni astratti. In tutto le figure dipinte sono circa 6.000 e hanno più di 17.000 anni, risalgono infatti al Paleolitico superiore.
20:05
Ch: 54
Lunedì 24/06/2024
(5m)
Episodio: 1. Stagione: 2023. Grotte di Lascaux Le grotte di Lascaux sono un complesso di caverne situato nella Francia sudoccidentale. Furono scoperte casualmente da quattro ragazzi nel 1940. Formano uno dei più importanti siti di arte rupestre. Sulle loro pareti sono dipinte numerose figure di animali: cavalli, cervi, bisonti, orsi, uccelli e rinoceronti. Ci sono anche figure umane, e questo fa pensare ai disegni come rappresentazioni di momenti di caccia. Non sono presenti nei dipinti immagini del paesaggio, mentre vi appaiono segni astratti. In tutto le figure dipinte sono circa 6.000 e hanno più di 17.000 anni, risalgono infatti al Paleolitico superiore.
00:30
Ch: 54
Martedì 25/06/2024
(5m)
Episodio: 2. Stagione: 2023. Portale della cattedrale di Reims La cattedrale di Reims rappresenta uno degli esempi più autorevoli di architettura gotica ed è stata, per dieci secoli, il luogo delle incoronazioni dei re di Francia, da Ugo Capeto, nel 987, fino a Carlo X, nel 1825. La costruzione dell'edificio attuale, in stile gotico, comincia nel 1211 e si conclude intorno al 1275, mentre le torri sono state terminate nel 1475. Il portale centrale è dedicato alla Vergine Maria. Al posto della tradizionale lunetta con bassorilievi, tipica delle chiese gotiche, presenta un rosone, che proietta luce all'interno dell'edificio. Gli stipiti dei portali sono arricchiti da oltre 500 statue, di piccole e grandi dimensioni.
08:55
Ch: 54
Martedì 25/06/2024
(5m)
Episodio: 2. Stagione: 2023. Portale della cattedrale di Reims La cattedrale di Reims rappresenta uno degli esempi più autorevoli di architettura gotica ed è stata, per dieci secoli, il luogo delle incoronazioni dei re di Francia, da Ugo Capeto, nel 987, fino a Carlo X, nel 1825. La costruzione dell'edificio attuale, in stile gotico, comincia nel 1211 e si conclude intorno al 1275, mentre le torri sono state terminate nel 1475. Il portale centrale è dedicato alla Vergine Maria. Al posto della tradizionale lunetta con bassorilievi, tipica delle chiese gotiche, presenta un rosone, che proietta luce all'interno dell'edificio. Gli stipiti dei portali sono arricchiti da oltre 500 statue, di piccole e grandi dimensioni.
20:05
Ch: 54
Martedì 25/06/2024
(5m)
Episodio: 2. Stagione: 2023. Portale della cattedrale di Reims La cattedrale di Reims rappresenta uno degli esempi più autorevoli di architettura gotica ed è stata, per dieci secoli, il luogo delle incoronazioni dei re di Francia, da Ugo Capeto, nel 987, fino a Carlo X, nel 1825. La costruzione dell'edificio attuale, in stile gotico, comincia nel 1211 e si conclude intorno al 1275, mentre le torri sono state terminate nel 1475. Il portale centrale è dedicato alla Vergine Maria. Al posto della tradizionale lunetta con bassorilievi, tipica delle chiese gotiche, presenta un rosone, che proietta luce all'interno dell'edificio. Gli stipiti dei portali sono arricchiti da oltre 500 statue, di piccole e grandi dimensioni.
00:30
Ch: 54
Mercoledì 26/06/2024
(5m)
Episodio: 3. Stagione: 2023. Leonardo, Adorazione dei Magi L'Adorazione dei Magi è un dipinto incompiuto di Leonardo, realizzato nel 1481 e commissionato dai monaci Agostiniani per la chiesa di San Donato. Il dipinto presenta figure rifinite e altre appena abbozzate. L'artista avrebbe dovuto completare l'opera in 30 mesi, ma la interruppe per raggiungere la corte di Ludovico il Moro a Milano. Al soggetto classico dell'adorazione, molto comune a Firenze, Leonardo apporta dei cambiamenti. Incentra infatti l'opera su un momento preciso della storia: quello in cui il Bambino Gesù rivela ai presenti la sua natura divina con il gesto della benedizione, provocando reazioni di sorpresa e turbamento.
08:50
Ch: 54
Mercoledì 26/06/2024
(5m)
Episodio: 3. Stagione: 2023. Leonardo, Adorazione dei Magi L'Adorazione dei Magi è un dipinto incompiuto di Leonardo, realizzato nel 1481 e commissionato dai monaci Agostiniani per la chiesa di San Donato. Il dipinto presenta figure rifinite e altre appena abbozzate. L'artista avrebbe dovuto completare l'opera in 30 mesi, ma la interruppe per raggiungere la corte di Ludovico il Moro a Milano. Al soggetto classico dell'adorazione, molto comune a Firenze, Leonardo apporta dei cambiamenti. Incentra infatti l'opera su un momento preciso della storia: quello in cui il Bambino Gesù rivela ai presenti la sua natura divina con il gesto della benedizione, provocando reazioni di sorpresa e turbamento.
20:05
Ch: 54
Mercoledì 26/06/2024
(5m)
Episodio: 3. Stagione: 2023. Leonardo, Adorazione dei Magi L'Adorazione dei Magi è un dipinto incompiuto di Leonardo, realizzato nel 1481 e commissionato dai monaci Agostiniani per la chiesa di San Donato. Il dipinto presenta figure rifinite e altre appena abbozzate. L'artista avrebbe dovuto completare l'opera in 30 mesi, ma la interruppe per raggiungere la corte di Ludovico il Moro a Milano. Al soggetto classico dell'adorazione, molto comune a Firenze, Leonardo apporta dei cambiamenti. Incentra infatti l'opera su un momento preciso della storia: quello in cui il Bambino Gesù rivela ai presenti la sua natura divina con il gesto della benedizione, provocando reazioni di sorpresa e turbamento.