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Stagione: 2020/21. Boat People. Un salvataggio italiano Dopo la partenza degli americani dal Vietnam nel 1975, il Paese vive una profonda crisi umanitaria. L'esercito comunista nord-vietnamita unifica il territorio e procede alla repressione dei vietnamiti del Sud che hanno combattuto al fianco degli Usa. Violenze, miseria, e lo scatenarsi di nuovi conflitti con Cambogia e Cina, spingono centinaia di migliaia di persone a cercare una via di fuga in mare. A bordo di barconi fatiscenti, senza viveri né acqua, i "boat people" sfidano la morte nella speranza di raggiungere le coste dei paesi limitrofi. In questa puntata di "Passato e Presente", la professoressa Silvia Salvatici ripercorre, insieme a Paolo Mieli, le tappe della mobilitazione internazionale che, a partire dal 1979, porta alcuni Paesi occidentali ad organizzare missioni di salvataggio. Tra queste c'è anche l'Italia, che invia tre imbarcazioni della Marina militare nel Mar Cinese Meridionale. L'operazione, organizzata ed eseguita in tempi brevissimi, si conclude con un successo: il 26 agosto gli incrociatori italiani rientrano a Venezia con a bordo almeno mille fuggitivi.
06:00
Ch: 54
Sabato 27/07/2024
(40m)
Stagione: 2020/21. Boat People. Un salvataggio italiano Dopo la partenza degli americani dal Vietnam nel 1975, il Paese vive una profonda crisi umanitaria. L'esercito comunista nord-vietnamita unifica il territorio e procede alla repressione dei vietnamiti del Sud che hanno combattuto al fianco degli Usa. Violenze, miseria, e lo scatenarsi di nuovi conflitti con Cambogia e Cina, spingono centinaia di migliaia di persone a cercare una via di fuga in mare. A bordo di barconi fatiscenti, senza viveri né acqua, i "boat people" sfidano la morte nella speranza di raggiungere le coste dei paesi limitrofi. In questa puntata di "Passato e Presente", la professoressa Silvia Salvatici ripercorre, insieme a Paolo Mieli, le tappe della mobilitazione internazionale che, a partire dal 1979, porta alcuni Paesi occidentali ad organizzare missioni di salvataggio. Tra queste c'è anche l'Italia, che invia tre imbarcazioni della Marina militare nel Mar Cinese Meridionale. L'operazione, organizzata ed eseguita in tempi brevissimi, si conclude con un successo: il 26 agosto gli incrociatori italiani rientrano a Venezia con a bordo almeno mille fuggitivi.
09:00
Ch: 54
Sabato 27/07/2024
(40m)
Stagione: 2020/21. Boat People. Un salvataggio italiano Dopo la partenza degli americani dal Vietnam nel 1975, il Paese vive una profonda crisi umanitaria. L'esercito comunista nord-vietnamita unifica il territorio e procede alla repressione dei vietnamiti del Sud che hanno combattuto al fianco degli Usa. Violenze, miseria, e lo scatenarsi di nuovi conflitti con Cambogia e Cina, spingono centinaia di migliaia di persone a cercare una via di fuga in mare. A bordo di barconi fatiscenti, senza viveri né acqua, i "boat people" sfidano la morte nella speranza di raggiungere le coste dei paesi limitrofi. In questa puntata di "Passato e Presente", la professoressa Silvia Salvatici ripercorre, insieme a Paolo Mieli, le tappe della mobilitazione internazionale che, a partire dal 1979, porta alcuni Paesi occidentali ad organizzare missioni di salvataggio. Tra queste c'è anche l'Italia, che invia tre imbarcazioni della Marina militare nel Mar Cinese Meridionale. L'operazione, organizzata ed eseguita in tempi brevissimi, si conclude con un successo: il 26 agosto gli incrociatori italiani rientrano a Venezia con a bordo almeno mille fuggitivi.
14:25
Ch: 54
Sabato 27/07/2024
(40m)
Stagione: 2020/21. Boat People. Un salvataggio italiano Dopo la partenza degli americani dal Vietnam nel 1975, il Paese vive una profonda crisi umanitaria. L'esercito comunista nord-vietnamita unifica il territorio e procede alla repressione dei vietnamiti del Sud che hanno combattuto al fianco degli Usa. Violenze, miseria, e lo scatenarsi di nuovi conflitti con Cambogia e Cina, spingono centinaia di migliaia di persone a cercare una via di fuga in mare. A bordo di barconi fatiscenti, senza viveri né acqua, i "boat people" sfidano la morte nella speranza di raggiungere le coste dei paesi limitrofi. In questa puntata di "Passato e Presente", la professoressa Silvia Salvatici ripercorre, insieme a Paolo Mieli, le tappe della mobilitazione internazionale che, a partire dal 1979, porta alcuni Paesi occidentali ad organizzare missioni di salvataggio. Tra queste c'è anche l'Italia, che invia tre imbarcazioni della Marina militare nel Mar Cinese Meridionale. L'operazione, organizzata ed eseguita in tempi brevissimi, si conclude con un successo: il 26 agosto gli incrociatori italiani rientrano a Venezia con a bordo almeno mille fuggitivi.
20:30
Ch: 54
Sabato 27/07/2024
(40m)
Stagione: 2023/24. La peste di Camus L'assurdo e la rivolta. Intorno a questi due temi si svolge l'opera, letteraria, intellettuale e l'impegno politico dello scrittore franco-algerino Albert Camus, premio Nobel per la letteratura nel 1957. Un'attività incessante che ha il suo snodo essenziale nel romanzo "La peste".
00:35
Ch: 54
Domenica 28/07/2024
(35m)
Stagione: 2023/24. La peste di Camus L'assurdo e la rivolta. Intorno a questi due temi si svolge l'opera, letteraria, intellettuale e l'impegno politico dello scrittore franco-algerino Albert Camus, premio Nobel per la letteratura nel 1957. Un'attività incessante che ha il suo snodo essenziale nel romanzo "La peste".
06:00
Ch: 54
Domenica 28/07/2024
(35m)
Stagione: 2023/24. La peste di Camus L'assurdo e la rivolta. Intorno a questi due temi si svolge l'opera, letteraria, intellettuale e l'impegno politico dello scrittore franco-algerino Albert Camus, premio Nobel per la letteratura nel 1957. Un'attività incessante che ha il suo snodo essenziale nel romanzo "La peste".
09:10
Ch: 54
Domenica 28/07/2024
(35m)
Stagione: 2023/24. La peste di Camus L'assurdo e la rivolta. Intorno a questi due temi si svolge l'opera, letteraria, intellettuale e l'impegno politico dello scrittore franco-algerino Albert Camus, premio Nobel per la letteratura nel 1957. Un'attività incessante che ha il suo snodo essenziale nel romanzo "La peste".
14:15
Ch: 54
Domenica 28/07/2024
(35m)
Stagione: 2023/24. La peste di Camus L'assurdo e la rivolta. Intorno a questi due temi si svolge l'opera, letteraria, intellettuale e l'impegno politico dello scrittore franco-algerino Albert Camus, premio Nobel per la letteratura nel 1957. Un'attività incessante che ha il suo snodo essenziale nel romanzo "La peste".
20:30
Ch: 54
Domenica 28/07/2024
(40m)
Stagione: 2023/24. Paolo Caccia Dominioni. Dovere e onore Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo. Classe 1896. Ingegnere, architetto, uomo energico e soldato che ha combattuto in tre guerre: la Grande guerra, poi quella di Etiopia e quella combattuta nel 1943 in Nord Africa. Medaglia d'oro al valor militare. Scrittore, disegnatore, un uomo tenace e fedele ai suoi soldati, soprattutto a quelli morti in battaglia. Tra gli anni '50 e gli anni '60, per 14 anni, dedica la sua vita a recuperare i compagni caduti e dispersi nel deserto egiziano.
00:25
Ch: 54
Lunedì 29/07/2024
(35m)
Stagione: 2023/24. Paolo Caccia Dominioni. Dovere e onore Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo. Classe 1896. Ingegnere, architetto, uomo energico e soldato che ha combattuto in tre guerre: la Grande guerra, poi quella di Etiopia e quella combattuta nel 1943 in Nord Africa. Medaglia d'oro al valor militare. Scrittore, disegnatore, un uomo tenace e fedele ai suoi soldati, soprattutto a quelli morti in battaglia. Tra gli anni '50 e gli anni '60, per 14 anni, dedica la sua vita a recuperare i compagni caduti e dispersi nel deserto egiziano.
06:00
Ch: 54
Lunedì 29/07/2024
(35m)
Stagione: 2023/24. Paolo Caccia Dominioni. Dovere e onore Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo. Classe 1896. Ingegnere, architetto, uomo energico e soldato che ha combattuto in tre guerre: la Grande guerra, poi quella di Etiopia e quella combattuta nel 1943 in Nord Africa. Medaglia d'oro al valor militare. Scrittore, disegnatore, un uomo tenace e fedele ai suoi soldati, soprattutto a quelli morti in battaglia. Tra gli anni '50 e gli anni '60, per 14 anni, dedica la sua vita a recuperare i compagni caduti e dispersi nel deserto egiziano.
08:50
Ch: 54
Lunedì 29/07/2024
(35m)
Stagione: 2023/24. Paolo Caccia Dominioni. Dovere e onore Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo. Classe 1896. Ingegnere, architetto, uomo energico e soldato che ha combattuto in tre guerre: la Grande guerra, poi quella di Etiopia e quella combattuta nel 1943 in Nord Africa. Medaglia d'oro al valor militare. Scrittore, disegnatore, un uomo tenace e fedele ai suoi soldati, soprattutto a quelli morti in battaglia. Tra gli anni '50 e gli anni '60, per 14 anni, dedica la sua vita a recuperare i compagni caduti e dispersi nel deserto egiziano.
13:15
Ch: 3
Lunedì 29/07/2024
(45m)
Stagione: 2019/20. Metternich l'arte della diplomazia Per oltre tre decenni, tra il 1815 e il 1848, Clemente di Metternich è stato il signore d'Europa, l'artefice di un ordine, che va sotto il nome di Restaurazione, che resta sostanzialmente immutato per un secolo e di un'epoca. Un personaggio analizzato dal professor Luigi Mascilli Migliorini, e da Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente". Nonostante sia stato il trionfatore nel Congresso di Vienna, e l'abilissimo statista capace di sconfiggere Napoleone e di garantire all'Europa stabilità ed equilibrio, di Metternich prevale una valutazione negativa: carceriere dei popoli, custode dell'assolutismo, difensore dell'Ancien Regime fondato sull'ingiustizia e il privilegio. Metternich, soprattutto, resta sgradito all'Italia per la quale conia la famosa definizione di "espressione geografica". Ma è una lettura storicamente esatta? Oppure di Metternich si può offrire una descrizione meno negativa e perentoria?
14:15
Ch: 54
Lunedì 29/07/2024
(35m)
Stagione: 2023/24. Paolo Caccia Dominioni. Dovere e onore Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo. Classe 1896. Ingegnere, architetto, uomo energico e soldato che ha combattuto in tre guerre: la Grande guerra, poi quella di Etiopia e quella combattuta nel 1943 in Nord Africa. Medaglia d'oro al valor militare. Scrittore, disegnatore, un uomo tenace e fedele ai suoi soldati, soprattutto a quelli morti in battaglia. Tra gli anni '50 e gli anni '60, per 14 anni, dedica la sua vita a recuperare i compagni caduti e dispersi nel deserto egiziano.
20:30
Ch: 54
Lunedì 29/07/2024
(40m)
Stagione: 2019/20. Metternich l'arte della diplomazia Per oltre tre decenni, tra il 1815 e il 1848, Clemente di Metternich è stato il signore d'Europa, l'artefice di un ordine, che va sotto il nome di Restaurazione, che resta sostanzialmente immutato per un secolo e di un'epoca. Un personaggio analizzato dal professor Luigi Mascilli Migliorini, e da Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente". Nonostante sia stato il trionfatore nel Congresso di Vienna, e l'abilissimo statista capace di sconfiggere Napoleone e di garantire all'Europa stabilità ed equilibrio, di Metternich prevale una valutazione negativa: carceriere dei popoli, custode dell'assolutismo, difensore dell'Ancien Regime fondato sull'ingiustizia e il privilegio. Metternich, soprattutto, resta sgradito all'Italia per la quale conia la famosa definizione di "espressione geografica". Ma è una lettura storicamente esatta? Oppure di Metternich si può offrire una descrizione meno negativa e perentoria?
00:25
Ch: 54
Martedì 30/07/2024
(40m)
Stagione: 2019/20. Metternich l'arte della diplomazia Per oltre tre decenni, tra il 1815 e il 1848, Clemente di Metternich è stato il signore d'Europa, l'artefice di un ordine, che va sotto il nome di Restaurazione, che resta sostanzialmente immutato per un secolo e di un'epoca. Un personaggio analizzato dal professor Luigi Mascilli Migliorini, e da Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente". Nonostante sia stato il trionfatore nel Congresso di Vienna, e l'abilissimo statista capace di sconfiggere Napoleone e di garantire all'Europa stabilità ed equilibrio, di Metternich prevale una valutazione negativa: carceriere dei popoli, custode dell'assolutismo, difensore dell'Ancien Regime fondato sull'ingiustizia e il privilegio. Metternich, soprattutto, resta sgradito all'Italia per la quale conia la famosa definizione di "espressione geografica". Ma è una lettura storicamente esatta? Oppure di Metternich si può offrire una descrizione meno negativa e perentoria?
06:00
Ch: 54
Martedì 30/07/2024
(40m)
Stagione: 2019/20. Metternich l'arte della diplomazia Per oltre tre decenni, tra il 1815 e il 1848, Clemente di Metternich è stato il signore d'Europa, l'artefice di un ordine, che va sotto il nome di Restaurazione, che resta sostanzialmente immutato per un secolo e di un'epoca. Un personaggio analizzato dal professor Luigi Mascilli Migliorini, e da Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente". Nonostante sia stato il trionfatore nel Congresso di Vienna, e l'abilissimo statista capace di sconfiggere Napoleone e di garantire all'Europa stabilità ed equilibrio, di Metternich prevale una valutazione negativa: carceriere dei popoli, custode dell'assolutismo, difensore dell'Ancien Regime fondato sull'ingiustizia e il privilegio. Metternich, soprattutto, resta sgradito all'Italia per la quale conia la famosa definizione di "espressione geografica". Ma è una lettura storicamente esatta? Oppure di Metternich si può offrire una descrizione meno negativa e perentoria?
08:50
Ch: 54
Martedì 30/07/2024
(40m)
Stagione: 2019/20. Metternich l'arte della diplomazia Per oltre tre decenni, tra il 1815 e il 1848, Clemente di Metternich è stato il signore d'Europa, l'artefice di un ordine, che va sotto il nome di Restaurazione, che resta sostanzialmente immutato per un secolo e di un'epoca. Un personaggio analizzato dal professor Luigi Mascilli Migliorini, e da Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente". Nonostante sia stato il trionfatore nel Congresso di Vienna, e l'abilissimo statista capace di sconfiggere Napoleone e di garantire all'Europa stabilità ed equilibrio, di Metternich prevale una valutazione negativa: carceriere dei popoli, custode dell'assolutismo, difensore dell'Ancien Regime fondato sull'ingiustizia e il privilegio. Metternich, soprattutto, resta sgradito all'Italia per la quale conia la famosa definizione di "espressione geografica". Ma è una lettura storicamente esatta? Oppure di Metternich si può offrire una descrizione meno negativa e perentoria?
13:15
Ch: 3
Martedì 30/07/2024
(45m)
Stagione: 2020/21. Padre Arrupe e i Gesuiti Nel 1965 padre Arrupe viene eletto Superiore Generale dei Gesuiti e sotto la sua guida si realizza una vera e propria rifondazione della Compagnia di Gesù. I Gesuiti, per Arrupe, devono seguire la strada di rinnovamento tracciata dal Concilio Vaticano II e svolgere il loro apostolato tra i poveri, servendo la fede e promuovendo la giustizia. Padre Arrupe e i Gesuiti sono i protagonisti di questa puntata di "Passato e Presente. Ospite di Paolo Mieli, il professor Gianni La Bella. Molti di loro, soprattutto in Sud e Centro America, diventano promotori della Teologia della liberazione. Alcuni arrivano persino ad abbracciare il marxismo e a lottare contro le dittature. Una deriva che preoccupa le gerarchie della Chiesa. Padre Arrupe, pur facendosi paladino della dottrina sociale della Chiesa, invita alla prudenza i Gesuiti sudamericani ed è costretto a mediare tra l'anima progressista e quella conservatrice della Compagnia di Gesù. L'elezione a Papa di Karol Woytjla acuisce i contrasti tra Santa Sede e Gesuiti, tanto che, nel 1981, Giovanni Paolo II arriva a commissariare la Compagnia.
14:20
Ch: 54
Martedì 30/07/2024
(40m)
Stagione: 2019/20. Metternich l'arte della diplomazia Per oltre tre decenni, tra il 1815 e il 1848, Clemente di Metternich è stato il signore d'Europa, l'artefice di un ordine, che va sotto il nome di Restaurazione, che resta sostanzialmente immutato per un secolo e di un'epoca. Un personaggio analizzato dal professor Luigi Mascilli Migliorini, e da Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente". Nonostante sia stato il trionfatore nel Congresso di Vienna, e l'abilissimo statista capace di sconfiggere Napoleone e di garantire all'Europa stabilità ed equilibrio, di Metternich prevale una valutazione negativa: carceriere dei popoli, custode dell'assolutismo, difensore dell'Ancien Regime fondato sull'ingiustizia e il privilegio. Metternich, soprattutto, resta sgradito all'Italia per la quale conia la famosa definizione di "espressione geografica". Ma è una lettura storicamente esatta? Oppure di Metternich si può offrire una descrizione meno negativa e perentoria?
20:30
Ch: 54
Martedì 30/07/2024
(40m)
Stagione: 2020/21. Padre Arrupe e i Gesuiti Nel 1965 padre Arrupe viene eletto Superiore Generale dei Gesuiti e sotto la sua guida si realizza una vera e propria rifondazione della Compagnia di Gesù. I Gesuiti, per Arrupe, devono seguire la strada di rinnovamento tracciata dal Concilio Vaticano II e svolgere il loro apostolato tra i poveri, servendo la fede e promuovendo la giustizia. Padre Arrupe e i Gesuiti sono i protagonisti di questa puntata di "Passato e Presente. Ospite di Paolo Mieli, il professor Gianni La Bella. Molti di loro, soprattutto in Sud e Centro America, diventano promotori della Teologia della liberazione. Alcuni arrivano persino ad abbracciare il marxismo e a lottare contro le dittature. Una deriva che preoccupa le gerarchie della Chiesa. Padre Arrupe, pur facendosi paladino della dottrina sociale della Chiesa, invita alla prudenza i Gesuiti sudamericani ed è costretto a mediare tra l'anima progressista e quella conservatrice della Compagnia di Gesù. L'elezione a Papa di Karol Woytjla acuisce i contrasti tra Santa Sede e Gesuiti, tanto che, nel 1981, Giovanni Paolo II arriva a commissariare la Compagnia.
00:25
Ch: 54
Mercoledì 31/07/2024
(40m)
Stagione: 2020/21. Padre Arrupe e i Gesuiti Nel 1965 padre Arrupe viene eletto Superiore Generale dei Gesuiti e sotto la sua guida si realizza una vera e propria rifondazione della Compagnia di Gesù. I Gesuiti, per Arrupe, devono seguire la strada di rinnovamento tracciata dal Concilio Vaticano II e svolgere il loro apostolato tra i poveri, servendo la fede e promuovendo la giustizia. Padre Arrupe e i Gesuiti sono i protagonisti di questa puntata di "Passato e Presente. Ospite di Paolo Mieli, il professor Gianni La Bella. Molti di loro, soprattutto in Sud e Centro America, diventano promotori della Teologia della liberazione. Alcuni arrivano persino ad abbracciare il marxismo e a lottare contro le dittature. Una deriva che preoccupa le gerarchie della Chiesa. Padre Arrupe, pur facendosi paladino della dottrina sociale della Chiesa, invita alla prudenza i Gesuiti sudamericani ed è costretto a mediare tra l'anima progressista e quella conservatrice della Compagnia di Gesù. L'elezione a Papa di Karol Woytjla acuisce i contrasti tra Santa Sede e Gesuiti, tanto che, nel 1981, Giovanni Paolo II arriva a commissariare la Compagnia.
06:00
Ch: 54
Mercoledì 31/07/2024
(40m)
Stagione: 2020/21. Padre Arrupe e i Gesuiti Nel 1965 padre Arrupe viene eletto Superiore Generale dei Gesuiti e sotto la sua guida si realizza una vera e propria rifondazione della Compagnia di Gesù. I Gesuiti, per Arrupe, devono seguire la strada di rinnovamento tracciata dal Concilio Vaticano II e svolgere il loro apostolato tra i poveri, servendo la fede e promuovendo la giustizia. Padre Arrupe e i Gesuiti sono i protagonisti di questa puntata di "Passato e Presente. Ospite di Paolo Mieli, il professor Gianni La Bella. Molti di loro, soprattutto in Sud e Centro America, diventano promotori della Teologia della liberazione. Alcuni arrivano persino ad abbracciare il marxismo e a lottare contro le dittature. Una deriva che preoccupa le gerarchie della Chiesa. Padre Arrupe, pur facendosi paladino della dottrina sociale della Chiesa, invita alla prudenza i Gesuiti sudamericani ed è costretto a mediare tra l'anima progressista e quella conservatrice della Compagnia di Gesù. L'elezione a Papa di Karol Woytjla acuisce i contrasti tra Santa Sede e Gesuiti, tanto che, nel 1981, Giovanni Paolo II arriva a commissariare la Compagnia.
08:50
Ch: 54
Mercoledì 31/07/2024
(40m)
Stagione: 2020/21. Padre Arrupe e i Gesuiti Nel 1965 padre Arrupe viene eletto Superiore Generale dei Gesuiti e sotto la sua guida si realizza una vera e propria rifondazione della Compagnia di Gesù. I Gesuiti, per Arrupe, devono seguire la strada di rinnovamento tracciata dal Concilio Vaticano II e svolgere il loro apostolato tra i poveri, servendo la fede e promuovendo la giustizia. Padre Arrupe e i Gesuiti sono i protagonisti di questa puntata di "Passato e Presente. Ospite di Paolo Mieli, il professor Gianni La Bella. Molti di loro, soprattutto in Sud e Centro America, diventano promotori della Teologia della liberazione. Alcuni arrivano persino ad abbracciare il marxismo e a lottare contro le dittature. Una deriva che preoccupa le gerarchie della Chiesa. Padre Arrupe, pur facendosi paladino della dottrina sociale della Chiesa, invita alla prudenza i Gesuiti sudamericani ed è costretto a mediare tra l'anima progressista e quella conservatrice della Compagnia di Gesù. L'elezione a Papa di Karol Woytjla acuisce i contrasti tra Santa Sede e Gesuiti, tanto che, nel 1981, Giovanni Paolo II arriva a commissariare la Compagnia.
13:15
Ch: 3
Mercoledì 31/07/2024
(45m)
Stagione: 2019/20. La rivolta di Reggio Calabria Nel 1970 nascono in Italia le Regioni, organi del decentramento politico e amministrativo già previsti nella Costituzione. Dopo mesi di discussione si decide che il capoluogo della Regione Calabria sarà Catanzaro e non Reggio Calabria, come tutti i reggini si aspettavano. E' la scintilla che fa scoppiare una delle rivolte urbane più violente e più lunghe dell'Italia repubblicana. Il professor Ernesto Galli della Loggia e Paolo Mieli ripercorrono le fasi cruciali della rivolta di Reggio Calabria. Il sindaco di Reggio, il democristiano Pietro Battaglia, si pone alla testa di un movimento popolare per Reggio capoluogo. Viene proclamato uno sciopero generale della città a partire dal 14 luglio 1970. La gente scende in piazza, ma la risposta delle forze dell'ordine è di dura repressione. Per giorni la città è devastata da scontri e distruzioni. Ci sono anche morti, feriti e tantissimi arresti. Dopo pochi giorni, a guidare i reggini in rivolta arriva Ciccio Franco, sindacalista della Cisnal, che al grido di "boia chi molla" fa virare la protesta a destra. La situazione torna alla normalità solo otto mesi dopo. Il 23 febbraio 1971 l'esercito entra a Reggio Calabria con i mezzi cingolati e ristabilisce l'ordine manu militari. Nel frattempo, il governo guidato da Emilio Colombo approva un pacchetto di misure economiche a favore di Reggio. Tra queste la costruzione del V Centro siderurgico a Gioia Tauro, che però non vedrà mai la luce a causa della sopraggiunta crisi della siderurgia.
14:30
Ch: 54
Mercoledì 31/07/2024
(40m)
Stagione: 2020/21. Padre Arrupe e i Gesuiti Nel 1965 padre Arrupe viene eletto Superiore Generale dei Gesuiti e sotto la sua guida si realizza una vera e propria rifondazione della Compagnia di Gesù. I Gesuiti, per Arrupe, devono seguire la strada di rinnovamento tracciata dal Concilio Vaticano II e svolgere il loro apostolato tra i poveri, servendo la fede e promuovendo la giustizia. Padre Arrupe e i Gesuiti sono i protagonisti di questa puntata di "Passato e Presente. Ospite di Paolo Mieli, il professor Gianni La Bella. Molti di loro, soprattutto in Sud e Centro America, diventano promotori della Teologia della liberazione. Alcuni arrivano persino ad abbracciare il marxismo e a lottare contro le dittature. Una deriva che preoccupa le gerarchie della Chiesa. Padre Arrupe, pur facendosi paladino della dottrina sociale della Chiesa, invita alla prudenza i Gesuiti sudamericani ed è costretto a mediare tra l'anima progressista e quella conservatrice della Compagnia di Gesù. L'elezione a Papa di Karol Woytjla acuisce i contrasti tra Santa Sede e Gesuiti, tanto che, nel 1981, Giovanni Paolo II arriva a commissariare la Compagnia.
20:30
Ch: 54
Mercoledì 31/07/2024
(40m)
Stagione: 2019/20. La rivolta di Reggio Calabria Nel 1970 nascono in Italia le Regioni, organi del decentramento politico e amministrativo già previsti nella Costituzione. Dopo mesi di discussione si decide che il capoluogo della Regione Calabria sarà Catanzaro e non Reggio Calabria, come tutti i reggini si aspettavano. E' la scintilla che fa scoppiare una delle rivolte urbane più violente e più lunghe dell'Italia repubblicana. Il professor Ernesto Galli della Loggia e Paolo Mieli ripercorrono le fasi cruciali della rivolta di Reggio Calabria. Il sindaco di Reggio, il democristiano Pietro Battaglia, si pone alla testa di un movimento popolare per Reggio capoluogo. Viene proclamato uno sciopero generale della città a partire dal 14 luglio 1970. La gente scende in piazza, ma la risposta delle forze dell'ordine è di dura repressione. Per giorni la città è devastata da scontri e distruzioni. Ci sono anche morti, feriti e tantissimi arresti. Dopo pochi giorni, a guidare i reggini in rivolta arriva Ciccio Franco, sindacalista della Cisnal, che al grido di "boia chi molla" fa virare la protesta a destra. La situazione torna alla normalità solo otto mesi dopo. Il 23 febbraio 1971 l'esercito entra a Reggio Calabria con i mezzi cingolati e ristabilisce l'ordine manu militari. Nel frattempo, il governo guidato da Emilio Colombo approva un pacchetto di misure economiche a favore di Reggio. Tra queste la costruzione del V Centro siderurgico a Gioia Tauro, che però non vedrà mai la luce a causa della sopraggiunta crisi della siderurgia.
Uno dei più grandi maestri del Rinascimento, Raffaello Sanzio, dalla vivace Urbino dei Montefeltro, dove è cresciuto nella bottega del padre, approda, poco più che ventenne, nella maestosa Roma di (Continua...)
Descrizione: produzione , 1971. Durata 115 minuti circa. Al centro della commedia di Vicente Sanches, adattata dall'autore col regista, c'è una donna che ama l'irraggiungibile: s'innamora a posteriori dei mariti defunti. Morto il coniuge poco amato, si risposa lestamente, ma il rimpianto per il caro estinto si trasforma in devozione e la devozione in passione fin quando compare un gemello del morto, ma qui, avviandosi verso la fine, il meccanismo si fa stanco e ripetitivo. 1° film di Oliveira (1908) ad avere un successo internazionale e ad arrivare nel 1976 sul mercato italiano. La sua raffinata eleganza formale ne riscatta l'impianto teatrale con impieghi di una tecnica narrativa da cinema muto, l'uso funzionale delle scene, la sapienza nella direzione degli attori, specialmente nel reparto femminile.AUTORE LETTERARIO: Vicente Sanches
Cast: 'Regia di Manoel de Oliveira. Con Maria De Saisset, Manuela De Freitas, Alberto Iñacio, Pedro Pinheiro. Barbara Vieira'
a proposito della puntata dell'inquisizione, Franco Cardini sembra giustificare le violenze perpretate dai capi della chiesa cattolica,spero che qualcuno gli faccia le stesse cose che sono stata fatte a quelle povere persone.e Dio si ricorderà di lui e di quel fantoccio vestito di bianco che si affaccia alla finestra e di tutti i babbei che lo ascoltano e gli vanno dietro adorandolo come un Dio.Dandogli la giusta punizione.
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