Descrizione: Genere Drammatico, produzione Germania, 1975. Durata 120 minuti circa. Hermann Küsters, operaio di Francoforte, uccide il figlio del padrone e si suicida. Sua moglie Emma lo descrive come un marito e padre normale come tanti altri in un'intervista che un cinico giornalista deforma e dà l'avvio a un'ignobile campagna di stampa. Il figlio Ernest e sua moglie la abbandonano; la figlia Corinne, cantante di cabaret, sfrutta la situazione per fare carriera. Una coppia di coniugi, ricchi borghesi e comunisti da salotto, la usano come strumento di propaganda per il DKP (Partito comunista ortodosso). Un anarchico la coinvolge nell'occupazione del giornale da cui è partita la campagna diffamatoria, trasformandola in azione armata. Una didascalia finale informa che mamma Küsters muore accidentalmente nello scontro. In un altro finale per l'edizione USA non muore, ma è abbandonata dai membri del commando. Ispirato nel titolo e nella protagonista al bellissimo Il viaggio di mamma Krausens verso la felicità (1929), questo melodramma proletario scontentò tutti. I personaggi nell'orbita di Emma Küsters sembrano irresponsabili o subdolamente egoisti anche se non lo sono sino in fondo. Soltanto lei "si staglia contro tutti gli altri perché ha il coraggio di non adeguarsi" (D. Ferrario). C'è la proposta di una rivolta individuale - quindi, in prima istanza, morale - che può diventare politica. Film parlatissimo, qua e là teatraleggiante, con almeno 2 sequenze memorabili. Ottime interpreti Mira protagonista e Caven come sua figlia. La proiezione del 7-7-1975 al Festival di Berlino fu interrotta dalle proteste del pubblico.
Cast: 'Regia di Rainer Werner Fassbinder. Con Brigitte Mira, Ingrid Caven, Armin Meier, Irm Herrmann, Gottfried John. Karlheinz Böhm, Margit Carstensen'