Fabrizio de andrè

Fin dall'adolescenza Fabrizio mostra il suo ardore per la vita e la curiosità che sempre lo ha ispirato. Sempre resistente all'autorità, in famiglia e a scuola, Fabrizio sviluppa una grande sensibilità per le vite degli ultimi. Poichè si sente a suo agio più con gli emarginati dei carruggi che nelle feste borghesi degli amici familiari.
La sua costante irrequietezza trova alla fine un senso quando riceve in regalo dal papà la sua prima chitarra. È un colpo di fulmine. Malgrado questo Fabrizio dovrà affrontare un grande conflitto interiore per accogliere la sua vocazione e trasformarla in lavoro, trovando per questa ragione molte volte riparo nell’alcol.
La continua ricerca di spazio per coltivare la sua arte entrano in conflitto con i suoi doveri di sposo di Puny e di papà di Cristiano. il ritrovo umano e artistico con Luigi Tenco sarà però strategico per lui: uno spazio di intesa nei rovelli dell’arte. Così come la cooperazione con il poeta Riccardo Mannerini.
Non saranno gli unici: lungo la sua carriera Fabrizio collaborerà anche con Paolo Villaggio, Fernanda Pivano e la PFM.
Il ritrovo con Dori Ghezzi lo porterà a affrontarsi con le proprie paure e ad accogliere l'amore, in un senso nuovo di libertà, nella campagna in Gallura, dove sorgerà la 2° figlia, Luvi. E dove però si consuma anche la negazione di tutte le libertà, nella vicenda dei 4 mesi del rapimento. Anche nella fattispecie, De André, trasformerà la tragedia in un capolavoro come albergo Supramonte.

Fabrizio de andrè

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