Ricchi e poveri

Film     
3,00 stelle su 1 voto

Commedia 1949
(Italia)

Stagione 2017

2 Muri tra le frontiere, muri tra ricchi e poveri 2017
Il Puente Negro della ferrovia, nella città di Chihuahua, è il 1° punto d’approdo dei migrantes. Qui Lerner intervista certi personaggi di un viaggio dell'afflizione che narrano del treno chiamato “la Bestia”, il convoglio merci cui viaggiano aggrappati, e del problema di accedere al limite americano: c’è chi ha cercato di superarlo per più di sessanta volte.
Lerner ascolta la narrazione di 2 donne che hanno lasciato figli e famiglia in Guatemala sperando di arrivare negli Usa. Il viaggio va avanti verso Ciudad Juarez, la città più violenta del globo, separata solo dalla linea di limite da El Paso, Stati Uniti, Texas. Qui Lerner intervista Luca Vincitore, docente di rapporti internazionali all’università di Chihuahua che spiega quanto sia meno facile per un messicano superare la frontiera.
Alle spalle del muro che separa ricchi e poveri e in molta parte addensate lungo il confine con il Texas sorgono le Maquilas, fabbriche realizzate sul modello delle carceri, dove migliaia di operai modificano e assemblano componenti per aziende straniere e multinazionali. Dell’esteso apparato delle Maquiladores Lerner parla con l’avvocatessa Susana Prieto Terrazas e intervista 2 operai che narrano tempi e modi di un lavoro pagato pochi dollari alla settimana, che ha le caratteristiche di una nuova schiavitù.
Ma il nostro modello dell'economia fondato sulle disuguaglianze è veramente ineludibile? Lerner lo domanda, per chiosare la trasmissione, al premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz, intervistato sull’origine e sulla crisi del modello reaganiano neoliberista, dal taglio delle tasse ai ricchi alla deregolamentazione, alla finanziarizzazione dell’economia.
1 Papa Francesco con gli operai dell'Ilva 2017
Sempre più spesso operai che stanno passando un momento problematico scelgono di rivolgersi in modo diretto al Santo papà, com’è successo ai dipendenti delle aziende per la manutenzione autostradale, tremila addetti che stanno incorrendo nel pericolo di licenziamento: hanno scritto una missiva a Papa Francesco, “auspicando che parole di giustizia sociale siano ascoltate dalle Istituzioni”.
Lerner li ritroverà per comprendere se quello del Papa non stia diventando un ruolo di supplenza della politica e del sindacato. All’Ilva di Cornigliano il ventisette maggio il pontefice ha proferito il suo discorso più duro contro quei padroni “che sono speculatori e non industriali” e a favore di un lavoro che da “ricatto” torni a essere “riscatto sociale”. Oggi lo stabilimento genovese è al centro di una trattativa che impegna le amministrazioni e i sindacati. Gad Lerner ne parlerà con operai, delegati sindacali e con Don Franco Molinari, da cinquant'anni cappellano dell’Ilva.

Nelpadovano, a Trebaseleghe, Lerner entrerà nei capannoni di Grafica Veneta, una delle più grandi tipografie d’Europa. L’ha creata cominciando dal nulla Fabio Franceschi, industriale cattolico che oggi stampa un milione di volumi giornalieri: dal Corano agli elenchi telefonici per i paesi africani a Harry Potter. Con lui e con il figlio Alberto, personaggio principale su Instagram di foto all’insegna del lusso, Lerner ragionerà di impresa, ricchezza e Vangelo.

Luciano Tamini, morto a 85 anni il passato luglio, dando in lascito quattro milioni di euro ai trecento dipendenti della storica azienda familiare: 15 mila euro per ogni operaio e dieci mila per ogni impiegato. Insieme ai dipendenti con cui Tamini ha coltivato per una vita intera una particolare relazione di amicizia, Lerner tenterà di ricostruirne una fotografia.

La “Compagnia delle Dame della Carità di San Vincenzo de Paoli” opera a Milano dal 1857, sostenuta dalle famiglie dell’alta borghesia meneghina. Gad Lerner ritroverà Roberta Premoli, presidente dei Gruppi di volontariato vincenziano di Milano, per riflettere sulla beneficenza di ieri e di quella di oggi.
Raitre presenta Ricchi e poveri





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