Vivere sul san gottardo

di Beat Bieri. Ancora oggi la strada del passo del San Gottardo è all'origine di gioia e dolore. Il tratto da Hospental ad Airolo rimane chiuso alla circolazione per circa 210 giorni all'anno: ogni primavera si rinnova una sfida faticosa e pericolosa con la neve per riconquistare il tratto di 23 chilometri dopo il blocco invernale. Per la squadra di manutenzione del Passo la montagna che avvicina il sud e il nord dell'Europa significa lavoro e patria.

In fondo alla valle le auto sono incolonnate in entrambe le direzioni davanti alla galleria autostradale del San Gottardo e in cima alla montagna la squadra guidata da Werner Gnos deve sgomberare il più presto possibile la neve dalla via del Passo. Gnos sente il peso della responsabilità, tuttavia mantiene la calma perché si tratta di un lavoro duro e rischioso.

Hans Regli è nato 70 anni fa in una casa direttamente sul Passo e non c'è vento che possa riuscire a spazzarlo via da lassù. Anche Elena Ramelli di Airolo ha messo radici sulla montagna e da decenni offre souvenir, bratwurst e cervelat ai viaggiatori.

"Per noi il San Gottardo non è solo il cuore della Svizzera, bensì di tutta l'Europa", afferma un partecipante alla festa nazionale sul Passo. A dire il vero, il San Gottardo è un massiccio di granito senza particolarità topografiche, tuttavia c'è chi crede che l'anima della Svizzera risieda in questo luogo mitico a 2'106 metri sul livello del mare.

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